Antonio Tajani conferma l’impegno dell’Italia nella mediazione diplomatica tra Israele e Iran, ribadendo il no all’arma atomica per Teheran.
La situazione in Medio Oriente è sempre più critica, con il rischio concreto che la crisi tra Israele e Iran degeneri ulteriormente, lo sa bene anche il ministro italiano Antonio Tajani. Il clima è segnato da tensione crescente e da manovre militari destinate a protrarsi. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, lo ha confermato in audizione alle commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera: “La tensione in tutta la regione è altissima”, aggiungendo che “l’operazione militare israeliana appare destinata a durare diversi giorni, se non settimane”.

Un conflitto che scuote il Medio Oriente
In un contesto così instabile, l’Italia ha assunto un ruolo centrale nel tentativo di mediazione. Tajani ha sottolineato che il Governo resta vicino ad Israele, ma al tempo stesso determinato a evitare un’escalation incontrollata: “Piena solidarietà e amicizia del Governo a Israele, l’Iran non può avere l’arma atomica”.
L’impegno italiano tra diplomazia e sicurezza
Le parole di Tajani sono state accompagnate da dati allarmanti forniti dai servizi di intelligence: “Secondo l’intelligence israeliana in meno di sei mesi l’Iran avrebbe potuto disporre di 10 bombe atomiche, e di oltre 2000 missili per poterle lanciare, verso Israele e non solo”. Questo scenario è stato rafforzato da una recente dichiarazione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica: “un quadro assolutamente allarmante, confermato in maniera inequivocabile dal recente rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che ha dichiarato l’Iran in violazione dei suoi obblighi sul tema dell’arricchimento dell’uranio”.
Tajani ha poi ribadito: “Il Governo italiano è in prima linea per favorire la de-escalation. Ora più che mai è fondamentale non recidere il filo del dialogo”. Aggiungendo un appello diretto a Teheran: “Invitiamo pertanto Teheran a seguire la via della diplomazia e quindi ad essere presente domani in Oman”. Il tutto come riportato da adnkronos.com
Alla luce di queste dichiarazioni, è evidente che, pur in un contesto di grave instabilità, l’Italia resta un attore attivo nella promozione della pace. Ribadendo la sua ferma opposizione all’armamento nucleare iraniano e puntando su una soluzione diplomatica del conflitto.